Brusson - Challand-Saint-Anselme - Lago di Villa - Saint-Vincent - Col de Joux - Brusson
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Brusson - Challand-Saint-Anselme - Lago di Villa - Saint-Vincent - Col de Joux - Brusson

Brusson - Challand-Saint-Anselme - Lago di Villa - Saint-Vincent - Col de Joux - Brusson

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Anello molto bello, di circa 50 km, in un paesaggio vario, con diversi punti panoramici e patrimonio da scoprire.

Il percorso si sviluppa da Brusson verso Challand-Saint-Anselme et Challand-Saint-Victor per risalire al lago di Ville. Già in questo tratto, che comprende il transito sul ru d'Arlaz, vi sono chiesette e cappelle da scoprire, che meritano una sosta. Poco prima del lago di Ville si trova un punto di ricarica e-bike.
Dopo il lago, area protetta di ottimo paesaggio, si scende sulla costa del fondo valle: si transita in piccoli villaggi, si percorre un tratto della strada romana delle Gallie (con tracce dell'antica strada e l'incavo delle ruote dei carri sulle rocce), si scoprono chiesette e cappelle, di cui una presenta la facciata affrescata dal pittore valdostano Italo Mus. 

Dopo Saint-Vincent e una sosta consigliata alle tracce dell'antico ponte romano della strada delle Gallie, si risale verso il Col de Joux, con una serie di cappelle e chiesette da scoprire, insieme ad un paesaggio e un bosco magnifico, che vi accompagnano infine a Brusson. 


21 I patrimoni da scoprire

  • Vecchia latteria di Ville

  • Via Romana delle Gallie

    Tracce su roccia del passaggio dei carri. Il tratto da Balmas a Toffoz corriponde all'antica via della Gallie
  • Cappella di Amay

    Era stata costruita dal Comune e da esso amministrata, fino al 1840. Era stata dedicata a San Grato che si festeggiava sempre nel suo giorno fisso (7 settembre), quando Mons. Duc proibì, nelle feste di precetto, di celebrare le feste patronali nelle frazioni. L’edificio è stato certamente, pesantemente, rimaneggiato nella struttura nel corso degli anni. L’edificio è formato da una sola navata. Nel suo interno ancora oggi si può ammirare un grande altare barocco entro cui nei decenni passati erano incastonate numerose statue poi purtroppo trafugate da mani ignote.
  • Cappella di Grun

  • Cappella di Moron

  • Cappella di Pracourt

  • Cappella di Saint-Roch

    Cappella di Saint-Roch nei pressi del villaggio di Balmes, accanto alla via romana delle Gallie
  • Cappella di Salirod

  • Cappella dei Santi Innocenti

    Cappella dei Santi Innocenti. L'affresco sulla facciata è di Italo Mus. Da notare anche il testo sulla parete laterale esterna.
  • Castello Chenal

    Il castello, costruito non prima del XIII sec. a pianta rettangolare, apparteneva ai signori di Montjovet. Solo più tardi, in seguito al matrimonio di Ebalo il Grande con Alexie di Chenal, divenne possedimento degli Challant: in questo modo i due casati potevano così controllare i passaggi sulla strada tra Chenal ed il castello di Montjovet.
    Oggi il castello, che si trova lungo il percorso della Via Francigena e del Cammino Balteo, è ridotto a rudere.
  • Castello di Villa Challand

    È il più antico dei manieri della nobile famiglia degli Challant, una delle più importanti della Valle d’Aosta; fu costruito intorno al X secolo, ma assunse la sua forma definitiva nei primi decenni del Trecento, grazie ai lavori realizzati da Ebalo I di Challant. Il castello controllava, oltre al ricco feudo agricolo che vi era annesso, il transito commerciale lungo la Valle d’Ayas e specialmente il suo collegamento con quella di Gressoney, attraverso il Colle Dondeuil.

    I ruderi del castello di Villa si trovano all’interno della riserva naturale “Lago di Villa” nel comune di Challand-Saint-Victor: salendo da Verrès, un chilometro dopo l’abitato di Villa, imboccare a sinistra una deviazione con l’indicazione “strada per il castello”. Dal posteggio circa 30 minuti a piedi.
  • Castello di Montjovet - Saint Germain

    Il castello svolse un ruolo importante nella storia della Valle d’Aosta.
    Del suo aspetto originario rimangono poche tracce e non si conosce con certezza la data di costruzione.

    Intorno alla fine del XIII secolo i Savoia ne divennero proprietari, sostituendosi alla famiglia Montjovet. Come già era avvenuto per Bard, anche in questo caso il pretesto era fornito dai soprusi che Feidino di Montjovet operava nei confronti dei valligiani e dei viandanti. Ceduto successivamente alla famiglia Challant, ritornò nei domini sabaudi nel 1438, quando Amedeo VII vi installò una guarnigione che rimase attiva fino al 1661, quando fu trasferita al forte di Bard, lasciando il castello di Montjovet preda del degrado.
  • Chiesa della Natività della Vergine Maria

    La storia della parrocchia di Montjovet è molto complessa. Nella bolla del papa Alessandro III del 20 aprile 1176 è menzionata tra le chiese dipendenti dal vescovo di Aosta la "ecclesia sancti Eusebii de Plubeio", ubicata verosimilmente nella piana di Montjovet. Il toponimo Publey compare anche tra le tappe del viaggio da Canterbury a Roma compiuto dall'abate Sigerico nell'anno 990 lungo la via detta "francigena". Due ospedali, fondati nel Borgo e nel villaggio di Plout, garantivano nel Medioevo l'assistenza ai viandanti. Non si conosce il punto preciso in cui doveva trovarsi la parrocchiale di S. Eusebio, forse distrutta con numerose altre case da una enorme frana che nel sec. Xlll sconvolse la collina di Montjovet, modificando la topografia della zona e l'asse viario principale. La sede della parrocchia fu forse già allora trasferita nel Borgo, la cui chiesa, dedicata alla Madonna, conserva ai nostri giorni alcuni elementi gotici. All'inizio del XV sec. fu costruita una chiesa succursale in onore di S. Eusebio e S. Leodegario (Léger) vicino alla Dora, in località Savi, ma anche questa fu distrutta, assieme al cimitero, da una inondazione nell'ottobre del 1586.
    Verso il 1590 in località Plangerp fu costruita un'altra succursale, dedicata come la chiesa più antica a S. Eusebio. Vi si celebravano le Messe festive e i funerali. La parrocchia di Montjovet, originariamente amministrata da sacerdoti diocesani, fu ceduta nel 1433 alla prevostura di Saint-Gilles di Verrès, alle cui dipendenze rimase, tra numerose controversie, fino alla metà del Settecento, allorché passo nuovamente nelle mani del vescovo di Aosta. Per un certo periodo, al tempo della dipendenza da Saint-Gilles, il diritto di nomina del parroco fu detenuto dalla nobile famiglia Challant. (Dal sito del comune di Montjovet)
  • Chiesa di Saint Fabien e Saint Sébastien

    Chiesa di Saint Fabien e Saint Sébastien
  • Chiesa di Saint-Germain

    Chiesa di Saint-Germain
  • Lago di Villa

    La Riserva Naturale Lago di Villa si trova nel comune di Challad-Saint-Victor. Dal punto di vista geologico, si tratta di un lago scavato in una conca da rocce magmatiche di un fondale oceanico. Tali rocce sono si sono poi trasfromate nella fase di corrugamento della catena alpina.
    Dal punto di vista naturalistico, ospita una ricca una vegetazione palustre con giunchi e carici, tra cui la pregiata Carice tomentosa. Tra le specie acquatiche si trovano la Ninfea bianca e il Poligono anfibio, mentre per la fauna si notano a terra la lucertola maraiola e il biacco, e in acqua ciprinidi e anguille.
    Il contesto è formato da un bosco di pino silvestre, roverella e castagno. Si tratta di un'area studiata e protetta come sito riproduttivo per diversi anfibi.
    La Riserva naturale del Lago di Villa è nata nel 1982 e occupa una superficie di 25 ettari tra gli 810 e i 980 metri di altitudine.
  • Sacrario Partigiani

  • punto di ricarica e-bike

  • Punto panoramico dalla cascata di Orbeillaz

  • Ponte romano

  • Parco giochi e lago di Brusson

    Il lago di Brusson è una meta immancabile per tutti. I più piccoli in particolare troveranno lungo le sue rive un parco giochi, un campo da beach volley e tanti prati dove correre e divertirsi.

    Chi ama passeggiare può percorrere l’intero giro del lago, passando su belle zone erbose e attraversando un piccolo tratto di bosco. Oppure può scoprire la piccola zona umida della “Goya de Tchmpats” dalle passerelle di legno, oltre a fermarsi in un altro parco giochi posto lungo la strada.

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